Salvatore Palillo Oro Europeo...Negli Anta.

l'ippon della vittoria

Per fare Judo non c'è età, ma mentre molti quando arrivano negli anta preferiscono rallentare, fare Kata o insegnare, altri non riescono a smettere di combattere, a dare tutto sul tatami, a sognare. Salvatore Palillo, classe '67, Judoka Siciliano, è uno di questi e ad Ottobre, a Porec, conquista l'oro europeo nei 66kg M3.
Tuttojudo.com ha voluto rivolgergli alcune domande.

l'urlo d'oro

tuttojudo.com - Ciao Salvatore. Grazie per la disponibilità. …43 anni combattere e vincere. Cosa si prova?


Salvatore Palillo - Dunque, la cosa che preferisco è combattere dando il meglio di me stesso. Odio l'idea di portare dentro di me dei rammarichi. Rammarichi del tipo: potevo fare di piu', potevo dare di piu', avrei potuto spingere di piu....e cos' via. Amo la generosità, dare tutto quello che si ha dentro e, se possibile, anche di piu'. La vittoria è solo l'atto finale. Preferisco perdere con un atleta molto forte, piuttosto che vincere con uno mediocre.

tj -  Sul tuo profilo facebook c’è scritto “FORSE NON SARO' MAI UN VERO CAMPIONE, MA CERTAMENTE MI SENTO UN ATLETA.”. ma dopo la vittoria europea non hai cambiato opinione?


SP - Ho sempre mirato ha conquistarmi la "qualifica" di Atleta piuttosto che di campione. Il perchè è presto detto: si può essere campioni un anno, due, ma comunque è sempre una condizione provvisoria. Invece, se si è dei veri atleti, lo si è per sempre. Ovviamente intendendo per atleta colui il quale non si risparmia mai nel lavoro, accetta sempre i confronti, è leale, rispettoso, appassionato, etc..

La vittoria agli Europei è servita  a capire che ho fatto un buon lavoro è sono stato bravo durante la competizione. Mi sono sentito piu' orgoglioso quando ho centrato l'argento nel 2009, allorquando ho affrontato semifinale e finale nonostante una caviglia rotta (ai quarti...).

tj - A una “certa età” molti preferiscono il divano e la TV. Cosa ti spinge a provarci ancora?

SP - Non ho mai il tempo di stare sul divano (ecco perché il mio divano è ancora nuovo dopo 13 anni.....). Amo spudoratamente il confronto, mi piace provare e provare, vedere se ce la faccio..; mi piace il sudore che scende dalla fronte, mi piace sentire il tatami sotto i piedi nudi, mi piace avere una meta, un obiettivo. Mi piace migliorare sempre.

tj - Cos’è il Judo per te?

SP - Io ho amato ed amo tanto il judo. E' stata la mia vera scuola di vita. Se sono diventato un buon geologo, un buon padre e un buon marito, lo devo anche al judo. Questo perchè mi ha insegnato i valori elementari ma, allo stesso tempo, fondamentali della vita, ovvero: l'impegno, la correttezza, la lealtà, il rispetto...

tj - Quale sono i tuoi prossimi impegni? Parteciperai ai mondiali in Egitto?

SP - Partecipero' ai mondiali in Egitto. Ho iniziato la preparazione in tal senso. speriamo bene...

tj - Famiglia, lavoro…come e quanto ti alleni?

SP - Dico sempre che mi alleno rubando...Infatti per allenarmi (5-6 volte a settimana) devo rubare tempo alla famiglia e al lavoro. Ecco perchè porto in macchina sempre scarpette e tuta, così, tra un impegno e l'altro, scappo a fare la corsa, oppure vado in palestra a fare i pesi. In definitiva divido la settimana in circa 6 sedute di allenamento, così divise: 2 corsa; 2 pesi e/o potenziamento; 2 judo.

tj - Riesci a farci un resoconto dell’incontro della finale europea?

SP - La finale di Porec è stata entusiasmante. Ho affrontato un russo che mi aveva già battuto (soffocamento) a Budapest in occasione dei mondiali 2010. Un atleta certamente molto forte e, direi, piu' bravo di me sotto il profilo tecnico. Ho puntato tutto sul ritmo e movimento cercando di stancarlo. In questo modo ho sferrato l'attacco decisivo quando ho notato che era stanco: Ippon !!

tj - C’è qualcosa che cambieresti nel regolamento del Judo?

SP - Credo che le ultime modifiche al regolamento siano state positive. Farei qualche cambiamento per rendere più comprensibile la competizione ai non addetti ai lavori (in particolare nell'attribuzione dei punteggi e delle penalità). Se il judo fosse più compreso dal pubblico, probabilmente sarebbe anche più amato.

tj - Come vedi in questo momento il Judo in Italia. Pensi che goda di buona salute?

SP - Il judo Italiano credo sia in una fase di transizione. Dopo le vecchie guardie (Maddaloni, Bianchessi, Meloni, Scapin e altri) si aspettano le nuove leve. Mi piace tanto Verde, credo possa fare medaglia alle prossime Olimpiadi (almeno lo spero..).

Credo che il judo abbia ancora tante nicchie dove poter attecchire. Bisognerebbe farlo conoscere di piu' (se lo conosci lo ami). In tal senso dobbiamo lavorare tutti di piu': federazione, tecnici, società, singoli atleti.

tj - …e se ci fossero le Olimpiadi Master?

SP - Per quanto riguarda le Olimpiadi master avete toccato il mio "punto debole": è sempre stato il sogno della mia vita (mai realizzato purtroppo..). Sarebbe come realizzare un grande sogno (dopo quello di avere avuto un figlio).


Grazie Salvatore...ci risentiamo dopo i mondiali.